Belle – La Ragazza del Dipinto

di Mariarosa Signorini.

Un dipinto del 1779 ritrae una ragazza bianca e una nera. La Ragazza Del Dipinto è nera a lato della bianca, ma non in posizione ancillare, com’era d’uso allora.

Belle-Poster

Cosa accadrebbe se l’esotica figura di contorno non fosse ciò che sembra – cioè una dama di compagnia di una bionda nobile fanciulla, serva e nera (o meglio: “negra” come si usava ai tempi) – ed invece si rivelasse un soggetto eccezionale da raccontare? Una storia vera dietro a un dipinto, quella di Dido Elizabeth Belle. Nata schiava, di “sangue misto”, riconosciuta figlia dal padre, “Sir” e ufficiale della marina inglese, nonché gentiluomo; cresciuta nella famiglia dello zio William Murray, primo giudice della corte suprema, accanto alla cugina Elizabeth Murray.

La Ragazza del Dipinto, nel narrare origini e vita di Dido, fa un’analisi storica, sociale, sociologica e politica del periodo in cui la protagonista vive. In particolare analizza i labili e mutevoli confini in cui si muove, ciò che è consentito, ritenuto giusto e quant’altro le regole formali impongono, in antitesi alle leggi ispirate dal cuore. La pellicola, infatti, si snoda tra rassegnate prese d’atto (Elizabeth a Dido: «siamo una proprietà degli uomini») e decisioni che oltrepassano consuetudini e obblighi sociali (come accettare di diventare consorte di un uomo di grado inferiore). Ed infine, tra le rigidissime, “naturali” resistenze auto-conservative («buon Dio, è proprio una negra!») e spinte moderniste (la sentenza, rivoluzionaria, sul massacro di Zong, emessa da William Murray, sul ruolo e sulle responsabilità dei mercanti di schiavi, e il riconoscimento dei diritti di questi ultimi).

Perennemente fuori posto (ha un rango troppo elevato per sedere con la servitù, ma troppo basso per pranzare con la famiglia se ci sono ospiti) Dido, ossessionata sin dal suo primo arrivo in casa Murray da un dipinto che ritrae un nero al solito “normale” posto in posizione ancillare, è – suo malgrado – l’emblema della conflittualità nell’alta società britannica di fine diciottesimo secolo. Schiavitù, razzismo, ruolo delle donne nel mondo degli uomini sono, pertanto, i tratti salienti di tale opera cinematografica. Una pellicola così poco pubblicizzata (anzi, proprio per nulla) che ci trasporta nelle idee vetuste del diciottesimo secolo (ma molto, purtroppo, attuali) e che ci fa riflettere su quanta poca strada sia stata fatta. La valutazione, anche per questi motivi, non può che essere positiva. Si ritiene che il film debba essere proiettato nelle scuole.

La pellicola è stata presentata al Toronto International Film Festival l’8 settembre 2013. Il primo trailer viene diffuso il 15 ottobre 2013. La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 4 maggio 2014. In Italia è stato distribuito il 28 agosto 2014. Nel 2015 ha ricevuto 2 nomination ai Satellite Awards: Miglior attriceGugu Mbatha Raw (Dido) e Migliori costumi a Anushia Nieradzik.

belle2La regista, Amma Asante ha sviluppato progetti cinematografici sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. La Ragazza del Dipinto (“Belle“, titolo originale) si basa sulla vera storia di Dido, una illegittima di razza mista: Figlia di una schiava africana e di un Capitano della Marina Britannica.

Il film ha ottenuto una nomination agli Oscar: Tom Wilkinson (Lord Mansfield) che ebbe un ruolo importante due importanti casi giudiziari relativi alla schiavitù. Belle è il terzo progetto della regista su cui ha investito la Pinewood Studios, attraverso la Pinewood Films, creata per sostenere i film indipendenti britannici. Le location del film sono l’Isola di Man, Londra e Oxford.

Una proiezione speciale del film si è tenuta presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 2 aprile 2014 nell’ambito degli eventi commemorativi delle sulla schiavitù e la tratta degli schiavi transatlantica. Tra gli ospiti anche la Asante e Mbatha-Raw. La stessa settimana Asante è stata fregiata dalla BAFTA di Los Angeles e New York come “Brit to Watch”. Al 2014 Miami International Film Festival la Asante ha ricevuto il è stato Signis Award per la direzione di Belle.

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